Stefano Lenner
E’ in collezione con tre opere.
Stefano Lenner, nato a Roma nel 1943, si è diplomato all’Istituto d’Arte nella sezione di Architettura; ha frequentato all’Accademia di Belle Arti le facoltà di Pittura (2 anni), Scultura, (1 anno), Scenografia (3 anni). Pur avendo un evidente successo di critica e di pubblico come pittore e scultore per venti anni è stato il progettista – ristrutturazioni e arredamenti – nello studio di Giorgio Pes; per sette nello studio di Maurizio Chiari e ancora uno in quello di Toni Facella: i più importanti arredatori italiani. Ha inoltre disegnato oggetti e mobili per l’industria e molti showroom e negozi.
L’operazione di Lenner non può certo dirsi influenzata direttamente dal neoplasticismo; ma sicuramente ha dovuto fare i conti col problema dell’oggettività cromatica, per giungere a risultati che potremmo definire di sculto-pittura… Il razionale è esorcizzato; vi affiorano nozioni e richiami agli archetipi e ai modelli “storici”, nonché a una certa etnografia dell’arte… Lenner fa pensare a un artista che abbia la mente indirizzata alla modernità e al rigore estetico dei contemporanei e, a un tempo, gli occhi “incantati” dal fascino dell’arte popolare e sociale di civiltà ormai estinte. Penso a certi motivi preincaici e a un particolare cromatismo di tipo quasi sacrale.
Da una critica di Guido Montana in “Carte Segrete” Ottobre-dicembre 1975